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Waiting for…Il blocco della procrastinazione alla partenza della trasformazione della tua azienda
Sei un procrastinatore seriale? Pensi che i tuoi progetti si realizzeranno cosí come li hai pensati?
Come ha affermato Mike Tyson in una sua intervista “Tutti hanno un piano finché non prendono un pugno in faccia”. Quando parliamo di trasformazione integrata non c’e’ nulla di semplice e immediato e i pugni in faccia di cui parla Mike rallenteranno il processo. é necessario quindi che tu ti metta subito all’opera e che superi i blocchi del Procrastinatore Seriale.
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La strategia “Oceano Blue” per differenziarti dalla concorrenza
Hai giá letto il libro “Blue Ocean Strategy: How to Create Uncontested Market Space and Make the Competition Irrelevant” di W.Chan kim e Renee Mauborgne.
Secondo la loro visione, la tua azienda può navigare in un oceano rosso o in un oceano blue.
L’oceano rosso è rappresentato dallo spazio di mercato già esplorato da molte aziende e nel quale:
– L’obiettivo è battere i competitor
– Si lavora sulla domanda esistente
– La lotta per servizi simili si basa sul prezzo.
Dall’altro lato, l’oceano blue è invece uno spazio di mercato ancora incontaminato nel quale la competizione diventa secondaria ed è possibile creare e attrarre nuova domanda.La differenza tra chi rimane intrappolato nell’oceano rosso e chi invece riesce a creare un oceano blue, dove la concorrenza non esiste ancora, è quella che gli autori del libro chiamano “Value Innovation” ovvero innovazione di valore. L’idea sulla quale si base l’innovazione di valore è legata alla possibilità di neutralizzare la concorrenza offrendo agli acquirenti e all’azienda stessa un aumento significativo di valore e aprendo uno spazio di mercato nuovo e incontestato.
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La digital transformation fa schifo se non sai come farla
Quando si affrontano progetti di Digital Transformation spesso si fa l’errore di concentrarsi troppo sulla parte DIGITAL. Per portare al successo un progetto è invece fondamentale che il focus sia la TRANSFORMATION che porta con se non solo cambiamenti digitali ma anche cambiamenti organizzativi e strutturali per l’azienda.
Ecco 3 punti da tenere sempre in osservazione in tutte le fasi di ideazione, progettazione e realizzazione di un progetto di Digital Transformation:
– Avere obiettivi chiari
– Fare in modo che l’innovazione sia al servizio del business e non il contrario
– Darsi il giusto tempoLa trasformazione è nemica del caos. La trasformazione deve portare un caos controllato e per farlo serve una squadra che sappia gestire quello che agli occhi esterni sembra solo caos.
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I blocchi alla Digital Transformation
E’ capitato anche a te di trovare scuse pur di rimandare il processo di trasformazione digitale della tua azienda? Sappi che non sei l’unico.
Esistono una serie di obiezioni “standard”, ovviamente false, che ti illudono che non sia ancora arrivato il momento adatto ad iniziare un processo di trasformazione digitale, proviamo a superarle insieme. Ricorda che non puoi permettere che siano gli altri a trasformare il tuo business prima di te; se questo accade metti in serio rischio l’esistenza della tua azienda!!!
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Pensi che Trasformare costi troppo?…Partiamo dall’asta per il 5G
Hai seguito l’asta per l’acquisto delle frequenza del 5G? La spesa complessiva é stata di 6,55 MILIARDI di euro contro di 2.5 Miliardi attesi.
Se hai bene in mente questi numeri puoi sicuramente avere la risposta ad una delle tue obiezioni: “Trasformare costa troppo”.
Se é chiaro che devi avere un progetto ben preciso quando inizi un processo di trasformazione, é anche chiaro che non puoi permetterti di restare a guardare. La tua domanda non deve essere “quanto costa trasformare” ma piuttosto “Quanto ti costerá restare al balcone a guardare i tuoi competitor guidare la trasformazione”
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Liberati dal Peter Pan che è nella tua azienda [porta il tuo business nel mondo reale]
Credi che i prodotti/servizi della tua azienda la porteranno a volare nel mondo reale? o stai facendo anche tu il viaggio “nel business che non c’e”?
La storia di Peter Pan per la tua azienda potrebbe essere cosi:
“C’era una volta un giovane imprenditore che aveva il sogno di creare un’azienda che potesse cambiare le sorti dei suoi clienti ed essere leader del mercato. Era a capo di un gruppo di tecnici che erano convinti di sapere come dovesse funzionare tutto e rifiutavano di confrontarsi con le vere problematiche dei clienti. Era infatti sempre colpa dell’ignoranza dei clienti non riuscire a capire quanto il prodotto/servizio fosse di qualitá e adatto alle esigenze. Ad ogni nuova release erano sicuri che l’azienda avrebbe preso il volo, ma nulla accadeva e cosi ricominciavano a sognare di volare pensando al lancio di una nuova grande idea,”
Credo che in qualche periodo della vita anche tu e la tua azienda siete stati protagonisti dalla storia appena raccontata. Mi auguro anche che ad un certo punto siate poi riusciti a venirne fuori e a far crescere e volare l’azienda nel business reale.
Utilizziamo questa storia per provare definire quale sia la strada per far volare la tua azienda nel “business che c’è” e per portarti passo a passo ad uscire dal sogno per trasformarlo in realtá.
- Cerca il confronto con il mondo reale
Quando stai progettando un nuovo prodotto/servizio, poniti sempre la domanda di quale sia la reale utilità per i tuoi clienti e quale dei loro problemi risolva. Organizza focus group e eventi per testare l’interesse nella tua nuova soluzione.
- Dai il giusto valore ad ogni giudizio
Ascolta le opinioni di tutti ma dai il giusto valore ad ognuna di esse. Le opinioni che valgono sono quelle dei clienti paganti le altre non sempre ti portano nella giusta direzione.
- Non aver paura delle opinioni negative
Se raccolte al momento giusto, le opinioni negative sono le più importanti. Ti dicono dove deve andare la tua progettazione e se ha un senso continuare ad investire sul progetto che stai portando avanti.
- Continua ad esplorare
Prendi da Peter Pan la sua voglia di restare bambino. Devi continuare ad esplorare il mondo ed essere curioso nello stesso modo e con la stessa intensità che avevi quando hai iniziato la tua avventura.
Molti ti diranno che il mondo del business è cupo e per nulla divertente. Non gli credere, continua a volare con la fantasia e a immaginare un futuro migliore per te e i tuoi clienti.
Costruisci le soluzioni che cambieranno il futuro del tuo settore e vola nel mondo del business reale.
E ricorda:
Solo chi sogna può volare! (Le avventure di Peter Pan)
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Chi ti aiuta ad INNOVARE?
Lo sapevi che i CIO chiedono ai fornitori IT come innovare?
Mi sono imbattuto nella ricerca di P4I – Partners4Innovation dalla quale si evince che i CIO chiedono ai loro fornitori di essere il primo stimolo verso l’innovazione e vorrei riportarti alcune considerazioni personali sia che tu sia il CIO di un’azienda o che tu sia il fornitore.
Faccio una piccola premessa, la parola fornitore mi fa personalmente rabbrividire. Nel mio lavoro non ho mai pensato di essere il fornitore del mio cliente, ma piuttosto un partner che lo aiuta a migliorare e far crescere il suo business.
Credo infatti che la prima osservazione che si possa fare è proprio legata a questa differenza.
I CIO e i C-Level vogliono avere partner aziendali. Spero che sia chiara per te la differenza tra partner e fornitore. Un partner dal mio punto di vista rappresenta un asset per l’azienda cliente, e deve essere la fonte di conoscenza e know-how di valore per il particolare settore di specializzazione.
Se pensi di essere un fornitore per i tuoi clienti, mi dispiace dirlo, ma ti aspettano tempi molto più duri di quelli che stai vivendo ora. E dovrai continuare a fare a botte con la concorrenza per chi vende il prodotto più economico.
Veniamo invece a riflettere un attimo su quella che è la figura del CIO (Chief Information Officer) per le aziende e quella che invece dovrebbe essere la figura del CINO (Chief Innovation Officer).
Il CIO è, o forse è meglio dire dovrebbe essere, focalizzato su quella che è la gestione tecnologica dell’azienda. Dovrebbe quindi essere la persona che fa in modo che tutti i progetti nei quali è presente della tecnologia, una volta avviati e messi a regime, funzionino correttamente e che la macchina tecnologica aziendale sia sempre efficiente.
Il CINO invece è quella persona che è esclusivamente focalizzata sull’introduzione di innovazione in azienda e sulla gestione del processo di cambiamento che l’innovazione porta.
Purtroppo la figura del CINO è ancora poco presente nelle aziende e il ruolo di innovatore e solitamente delegato al CIO che riserva il “tempo libero” della sua giornata per cercare di studiare come si muove il mercato e quali siano le innovazioni da introdurre per migliorare il business aziendale piú per passione personale che per adempiere al suo ruolo.
In questo scenario diventa fondamentale che un buon partner aziendale sia in grado di supportare l’azienda nelle sue scelte e guidarla nella giusta direzione. È naturale che per lasciarsi guidare è necessario avere un rapporto di fiducia con i propri partner che non devono voler vendere a tutti i costi i loro prodotti.
Riassumendo:
- Se sei un “fornitore” per i tuoi clienti… PREPARATI A FALLIRE!!! (e aggiungo forse te lo meriti).
- Se sei un partner affidabile e un consulente di fiducia per i tuoi clienti, continua ad impegnarti a fare il meglio per i tuoi clienti e come conseguenza vedrai la tua azienda continuare a crescere ed essere stimata nel tuo settore.
- Se sei il CIO che deve fare anche il CINO ho alcuni consigli per te:
- L’innovazione non si improvvisa – cerca quindi di ritagliarti del tempo dedicato per affrontare i temi legati all’innovazione
- L’innovazione si guida – chiedi il supporto dei tuoi migliori partner ma ricorda che devi essere tu a guidare l’innovazione della tua azienda
- Non aspettare che sia troppo tardi per innovare – Non fare l’errore di farti fagocitare dalla quotidianitá e non dimenticarti che innovare è fondamentale per la tua azienda, quindi fallo con metodo e come esercizio giornaliero.
E ricorda:
“Innovation distinguishes between a leader and a follower.” [Steve Jobs]
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Non puoi fermare la trasformazione ma… la puoi guidare
Lo so che con questo articolo rischierò di essere un po’ di parte e mi scuserete se per parlare di trasformazione prendo come esempio l’azienda per la quale lavoro. Credo però fortemente che la gestione del cambiamento e della trasformazione a 360 gradi trovino oggi in Vodafone l’eccellenza.
Faccio qualche piccola premessa. Il mondo della telefonia sta diventando sempre di più una commodity. È inoltre un settore nel quale per poter continuare ad esistere ed essere leader si devono fare degli investimenti titanici e si deve essere in continua e perpetua innovazione.
Negli ultimi mesi tutti i telco provider sono impegnati in quella che è la sperimentazione del 5G che cambierà completamente il modo di lavorare e di concepire le connessioni permettendo all’intelligenza artificiale, alle applicazioni real time e al mondo dell’IoT a più ampio raggio di diventare realtà e di entrare nella nostra quotidianità.
La domanda che tutte le telco si fanno è: come continuare a produrre utili offrendo servizi che stanno diventando una commodity ed evitando che l’unico parametro di scelta per il cliente sia esclusivamente il prezzo?
La risposta a questa domanda non è sicuramente semplice e credo che abbia messo piú volte in crisi il management di tutti i telco provider.
Leggere quello che è il programma di Vodafone è stato per me illuminante. Il segreto che mi ha svelato è che la trasformazione si GUIDA anche quando sembra che quello che andremo a fare è da un certo punto di vista obbligatorio (tutti gli operatori stanno lavorando sul 5G).
“Al Vodafone Village di Milano è andato in scena ieri un incontro tra i vertici dell’azienda e imprenditori, ricercatori e sviluppatori. Sotto i riflettori il bando Action for 5G lanciato da Vodafone Italia per stimolare e supportare la nascita di progetti innovativi che individuino nel 5G il fattore abilitante e distintivo. Questa tecnologia, infatti, sarà determinante per la nascita e crescita della nuova società connessa – della Gigabit Society – e della digital transformation in cui ci troviamo a vivere e possibilmente essere protagonisti in questa epoca.”
Dal mio punto di vista, la risposta di Vodafone è la stessa che dovrebbe avere la tua azienda:
- È necessario investire in una nuova innovazione, ma oltre a noi anche i competitor ci stanno lavorando. Mi impegno quindi per fare in modo di aver per la sperimentazione la migliore piazza ovvero la capitale italiana del business (Milano).
- Poiché la tecnologia corre veloce e ho bisogno di avere un vantaggio competitivo faccio network coinvolgendo tutte le aziende di nicchia che rappresentano le eccellenze italiane per farle lavorare utilizzando la nuova tecnologia.
- Faccio in modo di accelerare l’utilizzo della nuova tecnologia investendo in prima persona e rendo il mercato pronto a dare il giusto valore creando soluzioni avanzate che utilizzino la mia tecnologia e consolido la mia posizione come leader di mercato.
Sembrano 3 semplici step, ma di semplice non hanno nulla. Hanno invece la visione di chi sa e come investire, di chi sa come si guida il mercato e di chi sa quanto è importante essere i primi sul mercato per essere i primi nella mente dei clienti.
Se tra le obiezioni che vorresti farmi una è legata al fatto che non puoi fare quello che fanno le big corporation, lascia che ti dia il mio punto di vista e alcuni consigli che puoi seguire anche se la tua azienda non ha la stessa potenza di fuoco di una big corp:
- Sfrutta il potere dell’essere piccolo e snello. Dalla tua hai il vantaggio legato al fatto che essere piccolo ti permette di essere più smart, di cambiare direzione molto più velocemente e di poter fare dei test “in miniatura” anche con budget limitati
- Sfrutta il tuo network e il potere delle joint venture. Le aziende con le quali collabori tutti i giorni e i tuoi partner commerciali possono rappresentare il volano della trasformazione. Sfrutta i loro contatti e la loro esperienza per condividere e accelerare il processo di trasformazione
- Osa e rischia di sbagliare. Non aver paura di sbagliare, piuttosto impara a sbagliare velocemente. Più velocemente sbaglierai, più rapidamente potrai passare all’azione successiva.
- Pianifica e non farti affogare dalla quotidianità. Il successo e la trasformazione non si possono improvvisare. Il segreto è solo uno: essere ossessionati dai particolari e dalla pianificazione. La strada può essere tortuosa ma solo con metodo e disciplina puoi raggiungere il successo.
Non fare l’errore di credere che per gli altri sia tutto più facile, che le condizioni che hanno gli altri siano più favorevoli delle tue e che ci sia sempre un motivo per cui per gli altri funziona diversamente.
Ricorda che in qualunque settore ci sono aziende che eccellono e aziende che falliscono, fai in modo di essere nella prima lista!!!
E ricorda:
“Ogni giorno ci chiediamo – Come possiamo rendere felice questo cliente? Come possiamo farlo proseguendo lungo la strada dell’innovazione? – Ce lo domandiamo perché, altrimenti, lo farà qualcun altro.” [Bill Gates]
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Perché la Digital Transformation è una cosa seria – ovvero gli errori che non dovresti fare
Oggi voglio raccontarti una storia che spero ti faccia capire perché trasformare non è uno sport per tutti e perché il giorno che deciderai di mettere mano alla tua azienda e rivedere il tuo business dovrai farlo in maniera molto strutturata e con un piano di azione ben preciso.
Partiamo dalle base, quando parlo di Digital Transformation la prima cosa che viene in mente al pensare comune è che sia necessario essere presenti su internet. La lascio sul generico perché ovviamente essere presenti su internet non significa molto. Di sicuro una delle prime idee è quella di fare un sito e-commerce “che funziona” o fornire servizi online.
Non voglio in questo articolo entrare in dettaglio di quello che significa Digital Transformation, di sicuro non significa vendere i propri prodotti/servizi con un e-commerce, ma voglio spiegarti perché, qualunque cosa tu faccia, ha bisogno di una strategia strutturata affinché tutto possa funzionare.
L’altro giorno un mio amico mi ha mandato l’immagine che vedi di seguito:
Quello che vedi è uno screen del sito dell’ufficio Italiano Brevetti e Marchi (SERVIZI ONLINE). L’immagine si commenta da sola ed è l’esempio piú autentico di quello che significa non aver compreso cosa sia la trasformazione. Di sicuro le domande che, chi ha progettato il portale non si è fatto sono almeno le seguenti:
- È accettabile che un servizio online sia attivo solo dalle 08:00 alle 19:00?
- Nel momento in cui estendo il servizio da offline a online quali sono i vincoli che devo mantenere e quali invece posso rendere più elastici?
- La procedura utilizzata ad oggi offline è ancora attuale ed è la più efficiente possibile?
- Posso rivedere il servizio per fare in modo che sia di più facile utilizzo a prescindere dal modo in cui lo uso?
Probabilmente anche tu pensi che le domande sopra riportate abbiano a che fare più con il buon senso che con la digital transformation. In realtá, a volte l’occhio miope di chi è tutti i giorni impegnato con lo stesso problema può non far vedere delle cose “ovvie”.
Per evitare di fare degli errori grossolani nel momento in cui ti trovi a impattare con un progetto di trasformazione della tua azienda (volontaria o forzata) segui i seguenti passi base:
0. Definisci chiaramente quale sono gli obiettivi aziendali che spingono alla trasformazione (ridurre i costi, aumentare i ricavi, entrambe le precedenti).
1. Rendi il piú schematico possibile il processo che dovrai trasformare.
Fai in modo che il processo complesso possa essere capito anche da un bambino. Utilizza a tale scopo un diagramma a blocchi per mettere in sequenza i vari passi.
2. Di ogni blocco individuato al punto precedente sviscera ancora più in dettaglio tutti i sotto passaggi.
3. Individua i passi che sono :
- inutili,
- complessi,
- dispendiosi (in termini di tempi e costi),
- poco chiari.
4. Lavora sui passi che hai individuato al punto precedente per eliminarli e/o renderli più semplici
5. Ora generalizza il funzionamento del tuo processo in un mondo digitale
Quali vincoli presenti nella versione analogica possono o meglio devono sparire nel mondo digitale. Quale incentivo dovrebbe portare questa trasformazione ai tuoi clienti e alla tua azienda che dia un senso all’investimento in termine di tempo e costi che dovrai sostenere.
Come ho detto altre volte, molto spesso siamo così assuefatti dal nostro mondo che ci sembra che tutto debba funzionare per forza nello stesso modo di sempre.
La trasformazione serve proprio a dare una “lucidata” al tuo business e eliminare la polvere del tempo. In alcuni casi, proprio come per le case da ristrutturare, non basta una semplice rinfrescata ma si devono fare lavori pesanti che coinvolgono la struttura e la stabilitá dell’edificio. La partenza comunque deve essere sempre la stessa, un progetto ben studiato, un piano ben strutturato e obiettivi chiari.
E ricorda:
Non ho fallito. Ho solamente provato 10.000 metodi che non hanno funzionato (Thomas Edison)
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Perché Pareto puó cambiare il futuro della tua azienda
Hai mai sentito parlare del Principio di Pareto?
Una formulazione intuitiva di tale principio afferma che circa il 20% delle cause provoca l’80% degli effetti. (Wikipedia)
Ti stai chiedendo cosa lega Pareto alla tua azienda? Devi sapere che il Principio di Pareto trova applicazione in una moltitudine di ambiti, dall’economia, all’informatica, dal controllo di gestione alla gestione del tempo personale.
dal Principio di Pareto segue che:
- l’80% del fatturato della tua azienda è realizzato con il 20% dei tuoi clienti;
- l’80% del tempo di gestione dei clienti è speso per gestire il 20% dei clienti;
- l’80% del lavoro è portato a termine dal 20% dei tuoi collaboratori;
- l’80% dei risultati che ottieni è frutto del 20% dei tuoi sforzi;
- …
Proviamo quindi a capire come puoi utilizzare questa informazione per cambiare il futuro della tua azienda e liberare risorse (tempo e denaro) per far crescere il tuo business e trasformare la tua azienda.
- Riduci il numero di clienti ed elimina quelli non profittevoli
L’idea che tutti i clienti siano importanti è di per se una regola sbagliata e in alcuni casi è piú produttivo in termini di costi, tempo e reputazione dell’azienda lasciare andare alcuni “clienti”.
Puoi sicuramente distinguere i tuoi clienti in 4 tipologie:
- Quelli che portano un grande fatturato di qualitá alla tua azienda. Questi clienti sono tra il 20% che porta l’80% del fatturato;
- Quelli che portano un grande fatturato ma non di qualitá con la mission aziendale. Questi clienti rientrano nella categoria precedente per la parte fatturato ma anche nel 20% dei clienti che rubano l’80% del tempo di gestione.
- Quelli che portano poco fatturato ma di qualitá che ruba poco tempo di gestione.
- Quelli che portano poco fatturato e che rubano molto tempo di gestione. Questi clienti sono mediamente aziende con le quali abbiamo anche problemi nel processo di fatturazione e che difficilmente spenderebbero una buona parola per la nostra azienda indipendentemente dall’impegno che mettiamo nel fornire il nostro servizio.
Se fino ad ora non hai mai fatto questa considerazione, dopo un’analisi attenta noterai che i clienti di tipo 4 sono piú di quelli che immagini. Ringraziare questi clienti e informarli che non potremo piú essere loro fornitori puó portare grande giovamento alla tua azienda. Libererai in questo modo tempo e risorse da dedicare ai clienti piú profittevoli.
A tendere, quello che dovrá essere il nostro obiettivo sará di eliminare i clienti al punto 4 e trasformare i clienti della tipologia 2 in 1.
Tenendo bene in mente questa linea guida verrá naturale migliorare il FOCUS dell’azienda e individuare il target di clienti con i quali vogliamo lavorare.
- Introduci un processo di gestione del personale
Se è vero che l’80% del lavoro è portato a termine dal 20% dei tuoi collaboratori è importante:
- individuare chiaramente chi sono i tuoi collaboratori piú produttivi per mantenere alto il loro livello di ingaggio;
- Individuare chi sono i collaboratori meno performanti per prendere azioni correttive e portarli alla produttivitá.
È sicuramente vero che per una PMI la ricerca di personale valido è una grande problema da affrontare, per questo motivo dovrai fare in modo che la tua azienda diventi un posto di lavoro ambito. Questo sará possibile solo lavorando sul brand aziendale e sulle storie di successo.
- Gestisci meglio il tuo tempo
Per te che sei imprenditore, il tempo è sempre tiranno. È importante che tu faccia un’analisi approfondita sul modo in cui trascorrono le tue giornate pe capire quali sono le attivitá piú produttive. Focalizzarti sul 20% che porta maggior valore ti aiuterá ad aumentare il contributo che dai alla tua azienda.
Per quel che riguarda il restante 80% delle attivitá dovrai utilizzare la tecnica della delega. Se vuoi approfondire di piú sulla delega leggi questo articolo.
In conclusione, dobbiamo sempre avere un occhio attento all’efficienza della nostra azienda e dobbiamo imporci dei tempi di revisione di tutti gli ambiti del nostro business al fine di permettere una crescita sana e controllata.
Usa il principio di Pareto per liberare tempo e risorse da dedicare alla trasformazione del tuo business. E ricorda:
Alcune persone non amano cambiare. Ma bisogna abbracciare il cambiamento, soprattutto quando l’alternativa è il disastro.– Elon Musk
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