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La tua Brand Reputation ti aiuta a non perdere clienti e ad acquisirne di nuovi?
Oggi parliamo di brand reputation in maniera allargata.
Qualche tempo fa ho ricevuto una e-mail da una persona che mi segue e mi raccontava di aver avuto nell’ultimo periodo dei problemi perché ha perso il suo miglior cliente e perché ha dovuto rinunciare ad un cattivo pagatore; questo ha portato, per la sua piccola impresa, a perdere una grande porzione di fatturato. Nella mail mi chiedeva alcuni consigli su come fare per recuperare fatturato o per trasformare il suo settore.In realtà, dobbiamo fare un passo indietro. Prendendo il caso specifico sono andato ad analizzare e valutare quella che é la presenza sul mercato:
- l’azienda ha un sito web aggiornato forse cinque anni fa,
- una pagina facebook non aggiornata tre anni,
- potrei continuare con il resto…
Ovvio che se continui a pensare che la tua azienda possa basarsi sul passaparola e sui clienti acquisiti avrai delle grosse criticitá. Ovvio che devi
valutare quanto sei ostaggio del tuo cliente migliore o dei tuoi primi clienti migliori e devi fare in modo che il tuo fatturato sia ben bilanciato perché se succede che il tuo miglior cliente decide di cambiare fornitore (quello che è successo alla persona che mi ha scritto) devi essere sicuro che la perdita non sarà così grave. Non devi quindi essere vincolato ad un cliente perché in quel caso sarà lui ad avere il potere. Aggiungo che per fare in modo che
questo succeda devi avere un’azienda che sia più presente sul mercato e non puoi oggi non utilizzare strumenti quali il blog aziendale, il sito aziendale, la pagina facebook aziendale e tutti gli altri strumenti web per far si che la brand reputation cresca.
Non esiste al mondo cliente che non arrivi da noi già preparato su quello che il nostro prodotto/servizio, e non esiste che possiamo cominciare una
trattativa da zero (a freddo) senza che il prospect sappia chi siamo perché questo ci porterà a soffrire la perdita dei clienti, a soffrire nell’acquisizione di nuovi e a soffrire in tutto il processo di gestione della nostra azienda.Partiamo quindi dalle cose semplici e basilari; impegnati ad avere un blog aggiornato, ad avere una una pagina facebook aggiornata e a fare in modo che l’azienda sia qualcosa di concreto.
Se parlo con un cliente/prospect, anche supponendo che faccia un’acquisizione a freddo, quello che fará e andare su Google e cercare quello che é il mio prodotto e quelli che sono i prodotti della concorrenza e andrá ad analizzare le opinioni degli altri clienti.
Dovrà quindi trovare molte informazioni su di noi, dovrà avere molti clienti che parlano bene di noi, e dovrai fare in modo che quando tu sarai andato via dal cliente internet lo aiuti ad avere un idea migliore di quella che gli ha lasciato.
Devi quindi essere ossessionato sul tuo brand, devi essere ossessionato a fare in modo che si parli e si parli bene della tua azienda, devi essere ossessionato nel fare in modo che la brand reputation della tua azienda cresca. Impegnati su questo e vedrai che i risultati cambieranno.Non è semplice, e questa è una cosa che devi sapere, perchè ovviamente non è immediato questo tipo di percorso. Non basta scrivere un articolo di un blog, non basta fare un video, non basta avere una pagina con 100 follower per far sì che le persone abbiano fiducia nella tua azienda. Quindi dovrai
lavorarci e sarà uno di quei progetti a lungo periodo che porterai avanti per sempre e continuerai a farlo in modo che tutto continui a crescere e che i tuoi clienti si fidino sempre più di te.
Fammi sapere che ne pensi e se lo sta già facendo -
Come gestire la trasformazione all’interno della tua azienda
Oggi voglio parlare di una problematica che ti troverai quasi sicuramente ad affrontare nel momento in cui impatterai con il progetto di trasformazione integrata per la tua azienda. La problematica è quella che possiamo definire come “l’attacco centri di potere“.
Provo a spiegarti meglio cosa intendo; soprattutto questa problematica riguarderà anche te nel momento in cui sei a gestire un’azienda di grandi o medie dimensioni. Non credo che nelle aziende piccole questo possa essere un problema reale.
Quello che succede nel momento in cui andremo a trasformare la nostra azienda é che dovremmo rompere quegli equilibri che sono già consolidati da tempo. In questa rottura degli equilibri avremo ovviamente nei vertici aziendali e nelle strutture ad essi associate una resistenza al cambiamento e una resistenza a rompere quella che é la comfort zone e quelli che sono appunto i poteri (chiamiamoli poteri) di ogni singola divisione.
Nel tuo progetto di trasformazione devi essere molto attento a questo tipo di inconveniente e, per fare in modo che questo non si verifichi,
quello che puoi fare sono almeno due cose: una è quella di coinvolgere tutte le aree aziendali in modo che siano costrette a essere per un momento de-focalizzate da quello che il loro obiettivo principale e siano più focalizzate su quello che il progetto di trasformazione e per fare in modo che questo succeda come secondo punto di attenzione dovrai fare in modo che ci siano dei grandi incentivi affinché il progetto di trasformazione vada avanti. Ovvio che anche questi incentivi non devono fermarsi alle prime linee ma devono essere riportati giú all’interno della tua azienda perché, come ho scritto anche altre volte, è necessario che tutta l’azienda sia coinvolta in un progetto di trasformazione integrata.Dovrai fare in modo di verificare che non ci siano blocchi e lì dove ci dovessero essere dovrai essere in grado di intervenire in tempo zero per fare
in modo che nulla si blocchi per mancanza di motivazione o per, peggio ancora, resistenze al cambiamento che é la parte più dura da gestire
in un progetto di trasformazione; perché possiamo gestire facilmente la tecnologia, possiamo gestire ancor più facilmente un cambio di modello di business (ovvio con facilmente intendo in maniera sistematica) ma quello che è più difficile fare e gestire la resistenza delle persone al cambiamento e
la resistenza del tuo team e dell’intera azienda alla trasformazione che vorrai portare avanti
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Sai valutare il ritorno del tuo Marketing? Conosci il Lifetime Value dei tuoi clienti?
Parliamo di marketing focalizzandoci su quelli che sono i risultati ci aspettiamo dalle nostre campagne di marketing.
Uno degli errori che facciamo spesso, soprattutto nel momento in cui sta crescendo la nostra azienda, é farci prendere dal’ego dell’imprenditore,
ovvero la voglia di far vedere che la nostra societá sta crescendo. Spendiamo quindi in campagne di marketing senza valutarne il ritorno.
Non possiamo emulare quello che fanno le grandi aziende, non possiamo per esempio comprare la pubblicità di una tv locale piuttosto
che il cartellone in centro città se non sappiamo valutarne il ritorno. Non siamo Coca Cola che ha un budget in marketing così grande che può riempirlo con vari media e in vari modi e che in realtà può valutare in maniera diversa il valore delle campagne di marketing.Perché per Coca Cola può valere il detto basta farsi vedere o purché se ne parli (aggiungo io: in maniera positiva) per la tua azienda NO.
Per la tua azienda soprattutto se stai iniziando a fare marketing seriamente quello che devi andare a calcolare é il costo per singolo
lead e il costo per singola conversione del lead. dovrai inoltre andare a valutare quello che poi è il lifetime value del tuo cliente.Per farla molto semplice, se banalmente una campagna di marketing ti costa 1 e il suo ritorno é 1,10 allora é una buona campagna di marketing.
Non è peró detto, almeno in prima istanza, che se una campagna di marketing ti costa 1 ma il ritorno sul primo acquisto é 0,80 -0,90 o anche 0,70 non sia una buona campagna di marketing. In questo secondo caso dovrai essere più bravo a valutare il Lifetime Value del singolo cliente acquisito
Quindi se acquisire un cliente acquisito mi costa 1 ma nel corso della sua vita mi acquista e quindi mi ritorna più di uno (direi anche molto più di uno) sará una buona campagna di marketing in caso contrario dovremmo bloccarla piuttosto che andare a ripensare al modello di business in cui stiamo offrendo il prodotto al nostro cliente, piuttosto che continuare a fare il testing A-B per capire quale campagna di marketing converte meglio e quale é il ritorno migliore.Dobbiamo ovviamente introdurre degli strumenti e cominciare ad avere ben chiaro nella nostra mente quali sono i costi del marketing e qual è il ritorno.
Non si fa marketing per ego o perché si deve fare, ma si fa marketing perché è una cosa fondamentale per far crescere il nostro business.Non ci interessa almeno finché non diventeremo grandi quanto Coca Cola, fare campagne di marketing solo per far conoscere il nostro marchio ma ci
interessa fare marketing focalizzato alla nostra nicchia di clienti e ci interessa fare marketing che abbia un ritorno certo sull’investimentoFammi sapere se è già iniziato a fare campagne di marketing anche tu e come stanno andando soprattutto se valuti già il lifetime value dei tuoi clienti
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Waiting for…Il blocco della procrastinazione alla partenza della trasformazione della tua azienda
Sei un procrastinatore seriale? Pensi che i tuoi progetti si realizzeranno cosí come li hai pensati?
Come ha affermato Mike Tyson in una sua intervista “Tutti hanno un piano finché non prendono un pugno in faccia”. Quando parliamo di trasformazione integrata non c’e’ nulla di semplice e immediato e i pugni in faccia di cui parla Mike rallenteranno il processo. é necessario quindi che tu ti metta subito all’opera e che superi i blocchi del Procrastinatore Seriale.
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La strategia “Oceano Blue” per differenziarti dalla concorrenza
Hai giá letto il libro “Blue Ocean Strategy: How to Create Uncontested Market Space and Make the Competition Irrelevant” di W.Chan kim e Renee Mauborgne.
Secondo la loro visione, la tua azienda può navigare in un oceano rosso o in un oceano blue.
L’oceano rosso è rappresentato dallo spazio di mercato già esplorato da molte aziende e nel quale:
– L’obiettivo è battere i competitor
– Si lavora sulla domanda esistente
– La lotta per servizi simili si basa sul prezzo.
Dall’altro lato, l’oceano blue è invece uno spazio di mercato ancora incontaminato nel quale la competizione diventa secondaria ed è possibile creare e attrarre nuova domanda.La differenza tra chi rimane intrappolato nell’oceano rosso e chi invece riesce a creare un oceano blue, dove la concorrenza non esiste ancora, è quella che gli autori del libro chiamano “Value Innovation” ovvero innovazione di valore. L’idea sulla quale si base l’innovazione di valore è legata alla possibilità di neutralizzare la concorrenza offrendo agli acquirenti e all’azienda stessa un aumento significativo di valore e aprendo uno spazio di mercato nuovo e incontestato.
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Stai trasformando la tua azienda o vuoi fare la fine di Nokia e di Kodak?
Quali sono le conseguenze della mancanza di innovazione e trasformazione della tua azienda? Scopriamole partendo da due casi studio molto importanti ovvero quello di Nokia e Kodak.
Come sempre se non sei tu il primo ad innovare ci sará qualcuno che lo fará al posto tuo e se sei in una posizione dominante aspettati che saranno in tanti a tentare di rubare le tue quote di mercato.
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Pensi che Trasformare costi troppo?…Partiamo dall’asta per il 5G
Hai seguito l’asta per l’acquisto delle frequenza del 5G? La spesa complessiva é stata di 6,55 MILIARDI di euro contro di 2.5 Miliardi attesi.
Se hai bene in mente questi numeri puoi sicuramente avere la risposta ad una delle tue obiezioni: “Trasformare costa troppo”.
Se é chiaro che devi avere un progetto ben preciso quando inizi un processo di trasformazione, é anche chiaro che non puoi permetterti di restare a guardare. La tua domanda non deve essere “quanto costa trasformare” ma piuttosto “Quanto ti costerá restare al balcone a guardare i tuoi competitor guidare la trasformazione”
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Trasformazione Leader o Follower?
Sei a capo di una azienda che guida la trasformazione o la subisce? Spero tu non stia applicando quella che scherzando chiamo “trasformazione alla cinese”.
Scopri perché dovresti essere ossessionato dal cambiamento e perché non puoi permetterti di essere il follower dei cambiamenti introdotti dai tuoi competitor.
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Sorridi sei in Crisi
Hai mai visto qualcuno affrontare la CRISI con il sorriso?
L’unico metodo per farlo é di analizzare con metodo tutte le situazioni che potrebbero mettere in difficoltá il tuo business e agire prima che si verifichino. Esiste un metodo per mettere la tua azienda in “crisi con metodo” e per vincere la battaglia contro i tuoi competitor.
Approfondiamolo meglio in questo breve video.
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Come applicare il processo di Delega alla tua azienda
Nel processo di gestione della trasformazione organizzativa della tua azienda, la Delega é fondamentale per liberare tempo e risorse da dedicare alla crescita aziendale. Introdurre processi di delega non é semplice come vogliono farti credere ma richiede, almeno all’inizio, un impegno extra per definire i processi da poter delegare e per controllare che il lavoro sia svolto seguendo le procedure e con gli standard desiderati. Vediamolo insieme in questo video!!!